Il 19 agosto 2012, all’età di 55 anni, se ne andava Gianfranco Zavalloni, un grande educatore, insegnante e pedagogista.
La pedagogia della lumaca resta il suo lascito più prezioso: una metafora particolarmente azzeccata, a significare il bisogno profondo di vivere con quella lentezza che non è pigrizia, ma capacità di gustare il buono che arriva dalla natura, dalle relazioni con gli altri e dalle tante scoperte di ogni giorno. Un modo di apprendere che Gianfranco cercò di applicare con particolare coraggio nella scuola pubblica.
Una pedagogia ben espressa nel suo famoso manifesto:
I DIRITTI NATURALI DI BIMBI E BIMBE
1. IL DIRITTO ALL’OZIO
a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2. IL DIRITTO A SPORCARSI
a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti
3. IL DIRITTO AGLI ODORI
a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura
4. IL DIRITTO AL DIALOGO
ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare
5. IL DIRITTO ALL’USO DELLE MANI
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco
6. IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura
7. IL DIRITTO ALLA STRADA
a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8. IL DIRITTO AL SELVAGGIO
a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9. IL DIRITTO AL SILENZIO
ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua
10. IL DIRITTO ALLE SFUMATURE
a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
PER APPROFONDIRE: www.scuolacreativa.it