È laureato in architettura a Roma e in cinema a Los Angeles al California Institute of the Arts. Dopo aver diretto numerosi corti e documentari per la televisione e aver concepito e organizzato il film collettivo Intolerance ha esordito alla regia cinematografica con Quello che cerchi (2002), candidato al David di Donatello come migliore opera prima. Ha poi realizzato altri corti e documentari fino ad approdare alla sua opera seconda Riparo, presentato al Festival di Berlino 2007 e diventato uno dei film italiani più invitati nei festival internazionali del 2007/08. Tra i suoi documentari, va ricordato Il colore delle parole sull’immigrazione africana in Italia e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2009.
Partendo dalla sua esperienza personale, nel 2012 ha iniziato il progetto My Journey to meet you, una serie di documentari sulle famiglie con genitori omosessuali. Il primo episodio, il documentario Prima di tutto, ha ricevuto nel 2016 una menzione speciale ai Nastri d’argento. Il secondo documentario Tuttinsieme è stato presentato al Biograf Film Festival 2020 ed è stato distribuito in sala.
Nel febbraio 2022 esce il racconto di formazione di un ragazzo diviso tra due papà, diritti, e sessualità, Il filo invisibile, film che vede il regista collaborare con Filippo Timi, Francesco Scianna e la star internazionale Jodhi May.
È inoltre attivo sul fronte delle associazioni di autori di cinema e nell’insegnamento. Nel 1996 ha fondato e diretto l’associazione Cinema Senza Confini, per impegnare il cinema su temi come il razzismo e la xenofobia, nel 2004 ha fondato ed è stato presidente dell’associazione RING, il forum dei registi di cinema alle prime opere. Nel 2008 è tra i fondatori dell’associazione 100autori, il sindacato degli autori di cinema e televisione e di cui è stato rappresentante per la categoria dei registi di cinema. Ha insegnato cinema all’Istituto Europeo di Design, all’Accademia di Belle Arti di Perugia e dal 2014 è docente e coordinatore del corso di regia della Scuola di Cinema G.M. Volonté.
Sin dagli inizi, quando ancora collaborava con i programmi televisivi, ha proposto e realizzato esempi di televisione interattiva con i programmi di Rai 3 e Italia 1.
Il suo primo lungometraggio, Quello che cerchi, tra road movie e film noir, girato in multi-formato ai margini delle città, primo film digitale italiano, è stato accolto come un film manifesto dotato di un linguaggio libero e sorprendente.
Sul piano sociale, è forte la sua attenzione per le minoranze e i diritti civili.