Antonio Anzilotti De Nitto

Laureato in Psicologia Clinica all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e abilitato alla professione di Psicologo, inizia il suo percorso di formazione artistica a Pescara.

Tra il 2009 e il 2012, interpreta diversi ruoli da protagonista in opere, tra cui Briganti, La Cena dei Cretini, Quattro Bombe In Tasca, Natura morta in un fosso, Macbeth, recitando in diversi teatri dell’Abruzzo con la regia di Giampiero Mancini. Negli stessi anni con la regia di Alessandra Arceri è uno dei protagonisti di Rumors di Neil Simon. Nella stagione 2013/2014, per il Festival dei Legami organizzato dal Teatro Immediato di Pescara, è il protagonista degli spettacoli K e il villaggio delle donne, tratto dal Castello di Kafka, scritto da Vincenzo Mambella e diretto da Edoardo Oliva e Lo Straniero di Camus. Tra il 2012 e il 2014, dirige e interpreta diverse performance sul tema della disabilità, rielaborando alcuni testi presi dal cinema e dalla narrativa, tra cui Profumo di Donna, Mi chiamo Sam e Lettera al padre di Kafka, che propone durante convegni scolastici ed eventi universitari.

Nel 2015 lavora al Teatro Orfeo di Taranto, nella produzione La tomba di Antigone di Maria Zambrano, regia di Clarizio Di Ciaula. Nello stesso anno con il Teatro Le Forche, diretto da Giancarlo Luce, recita nel primo studio del Lago dei cigni, opera liberamente tratta dal balletto omonimo. Nel 2016 il suo monologo Cambiare colore costa troppo vince la V edizione di Attori DOC Premio Luigi Vannucchi nella categoria Giuria Giovani e il secondo posto per la Giuria Tecnica che vede Glauco Mauri presidente.

Dal 2017, dirige e interpreta Rukelie, monologo tratto dal racconto di Peppe Millanta e primo studio di una serie di racconti che farà parte di un unico spettacolo che ha debuttato nel suo primo studio al Roma Fringe Festival 2019 con il titolo RADICI, arrivando in finale e aggiudicandosi una Menzione Speciale della Critica per “Meriti Storici e Culturali”. Tra il 2017 e il 2018 Rukelie, primo personaggio del progetto RADICI, si aggiudica diversi premi in tutta Italia, tra cui il Premio Settimia Spizzichino & gli anni rubati (Miglior Monologo, Regia, Attore); Menzione speciale Premio Teatrale Nazionale Franco Angrisano (Miglior Attore); Concorso Nazionale Nuovo Teatro San Prospero (Miglior Corto); Calàbbria Teatro Festival (Premio del Pubblico, Miglior Attore per la Critica); Confronti Creativi, Festival Teatro Giovani V edizione (Miglior Progetto); nuovamente il Premio Luigi Vannucchi (Miglior Attore per la Giuria Giovani e Premio del Pubblico); T.X.A. Festival Teatrale Pantheon (Miglior Attore); Premio Carlo Dapporto (Miglior Corto); Minimo Teatro Festival (Miglior Progetto); Finalista al concorso Presente Futuro (Miglior Progetto); Festival INVENTARIA – La festa del teatro off di Roma (Miglior Corto). Nel 2018 con la Bradipudine secondo monologo tragicomico, scritto, diretto e interpretato, vince il concorso Monologando di Padova. Nel 2019 con “I miei uomini” scritto, diretto e interpretato (estratto di RADICI) e Cambiare colore costa troppo si aggiudica altri due riconoscimenti, rispettivamente: Calàbbria Teatro Festival (Premio del Pubblico) e T.X.A. Festival Teatrale Pantheon (III classificato, Miglior Attore).

Dal 2019 è in tournée con RADICI e con Futuro Anteriore, regia Giulio Costa, drammaturgia Margherita Mauro, Produzione Ferrara Off – PROGETTO VINCITORE DEL BANDO SIAE SILLUMINA 2018 e Vincitore – II° Posto IN-BOX 2020. Sempre nel 2019 è uno dei quattro protagonisti dello spettacolo “Il mio amico Hitler”, di Yukio Mishima, regia Andrea Adriatico, Produzione Teatri di Vita. Nel 2021 con L’Impostore, altro monologo breve scritto, diretto e interpretato, si aggiudica il Premio della Critica al concorso Giovani Realtà presso il Teatro Cavallino Bianco di Galatina (LE). Al teatro affianca il lavoro cinematografico e televisivo. Ha avuto un piccolo ruolo nell’ultimo Diabolik diretto dai Manetti Bros e nell’ottava stagione del Il Paradiso delle Signore mentre un ruolo più grande nell’ultima produzione Groenlandia/Disney: Avetrana – qui non è Hollywood, attualmente in post-produzione, con la regia di Pippo Mezzapesa.

Dal 2020 conduce in vari contesti, come ad esempio quello dell’ IPAAE – Istituto di Psicoterapia Analitica e Antropologia Esistenziale di Pescara, brevi laboratori-workshop di interpretazione, scrittura scenica e creativa per psicologi, psicologhe, psicoterapeuti/e, pazienti, allievi/e attori-attrici e scrittori-scrittrici. Attualmente lavora ad una nuova performance (titolo provvisorio: F e e l) ideata e realizzata insieme a Giulio Costa, in collaborazione con Ferrara Off. Nel 2022 il Primo Studio della performance ha ottenuto due riconoscimenti: Miglior Corto e Miglior attore, all’8° Ed. del Concorso Nazionale di Corti Teatrali, organizzato dal Teatro San Prospero di Reggio Emilia.