Iciar Bollain, classe 1967, ha una lunga storia alle spalle, a partire dal suo esordio nel cinema a 15 anni con Victor Erice in El sur.
Lungo questa strada, le tappe sono state quelle di un’artista capace di firmare opere intense ed emozionanti, in cui il tema centrale, il viaggio di formazione, si avvale di un’economia recitativa minimale che lascia lo sguardo spaziare libero sul territorio mobile e articolato dei personaggi e delle loro evoluzioni.
L’incontro al tempo di Terra e Libertà (1995) con Paul Laverty, sceneggiatore di Loach, è stato uno di quei momenti fatali da cui non può che scaturire del bene. E si arriva così a El Olivo, un film in cui regia, sceneggiatura, recitazione e fotografia creano un amalgama virtuoso che commuove e diverte, dà alla storia gravità e leggerezza, accarezza lo sguardo mentre parla al cuore.