Consuntivo

Dodici giorni vissuti “in apnea”, con la responsabilità completa di ciascun evento: gestione, controllo, accoglienza, imprevisti d’ogni genere. Non sono stati certo uno scherzo, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Pochi avrebbero scommesso, prima, che ce l’avremmo fatta, ma io e Benedetta vi abbiamo sempre creduto, riuscendo con caparbia a concretare il nostro sogno. Quello di un Festival più “di sostanza” che “di forma” rivolto non solo agli spettatori abituali, ma soprattutto ai giovani (bambini e ragazzi) e naturalmente agli anziani, ai quali esso era dedicato. Una scommessa per dimostrare che la qualità non necessita per forza di spese esorbitanti, di paillettes e di lustrini, ma che può affermarsi “solo” con la forza e l’originalità dei suoi contenuti.
I difetti sono stati tanti e vi sarà molto da lavorare, specie nella costruzione del gruppo, perché le forze non bastano mai e la carenza di mezzi e di persone si è fatta sentire, nonostante l’aiuto fondamentale ed imprescindibile delle Amministrazioni dei quattro Comuni che ci hanno supportato (Montefalco prima di tutti, con Bevagna, Campello sul Clitunno e Castel Ritaldi).

Ma l’impianto è questo e su di esso possiamo pensare con fiducia al futuro. Perché il nostro “ponte” tra le generazioni sia sempre più solido e propositivo.

Francesco Scolari / DirArt Campi Film Festival

A BREVE, IL RENDICONTO DETTAGLIATO DELLE SPESE E DEL CONTRIBUTO LOGISTICO OFFERTO DAI QUATTRO COMUNI CHE HANNO OSPITATO L’EDIZIONE 2024 DEL CAMPI FILM. FESTIVAL